giovedì 29 dicembre 2011

RITROVARE I RITMI E SE STESSI





Quest'ultimo mese è stato per me molto impegnativo lavorativamente parlando, e questi 10 giorni di stacco da tutto e da tutti fanno sì che io riesca a ritrovare i miei ritmi e, perchè no, anche un po' me stessa...persa com'ero tra impegni, pensieri e tanta, tanta stanchezza.

E nei miei ritmi c'è sicuramente cucinare, impastare, infornare!
La crostata devo dire non è uno dei miei dolci preferiti, la trovo sempre un po' pesante a causa del burro, però mi piace molto prepararla e inoltre, in questo caso specifico, avevo da "far fuori" circa una decina di cachi che campeggiavano ormai in cantina da settimane (la mia vicina li aveva raccolti un po' verdi, tranquilli, non erano marci!).







Ricettina:

250 gr di farina 0

50 gr di mandorle con la pelle

150 gr di burro a pezzetti

85 gr di zucchero semolato

3 tuorli


Tritare le mandorle fino a ridurle in polvere, quindi unirle alla farina e amalgamare con il burro, lo zucchero e i tuorli. Formare una palla e lasciarla riposare in frigo, avvolta in pellicola trasparente, per circa 30 minuti.

Sbucciare i cachi e ridurli in poltiglia con una forchetta, aggiungere 1 cucchiaio di zucchero a velo.

Stendere l'impasto in una tortiera di 27 cm di diametro, disporre sopra la "marmellata" di cachi e infornare a 180° per circa 30 minuti.


Con l'impasto che ho avanzato ho preparato qualcos'altro che posterò nei prossimi giorni ;-)



ps: il piattino è una realizzazione della mia amica ceramista Caterina Greci...andate a visitarla al sito: http://www.caterinagreci.it/

lunedì 26 dicembre 2011

NATALE 2011
























Qualche immagine del mio Natale.

Quest'anno è stata davvero una corsa contro il tempo, ma alla fine ce l'ho fatta! Alle ore 13 di ieri era tutto pronto: la tavola, il cibo, i regali.


E' stata dura perchè per un mese intero ho lavorato 7 giorni su 7, in più dovevo pensare ad una serie di piatti semplici, leggeri, senza carne e tenendo conto anche di diversi tipi di intolleranze (ai farinacei e ai latticini).

Ecco il mio menù:

Aperitivo:

crostini ai marron glacè e lardo

gamberi agrodolci al sesamo

Antipasti:


  • insalata di gamberoni, ananas e misticanza con salsa alla melagrana


  • flan al broccolo romanesco



  • bicchierini di salmone e mango


  • insalata di cavolfiore, lenticchie e arancia


Primo:



  • bigoli in salsa

Secondo:


  • insalata verde, carciofi trifolati, pinzimonio


Dolce:


  • panettone artigianale servito con crema inglese (regalata dalla mia amica Vanessa)

Spero che anche il vostro Natale sia stato speciale quanto il mio.Un abbraccio a tutti voi!

sabato 17 dicembre 2011

VELLUTATA COCCOLOSA DI CECI, MELE E CURRY




La vellutata è coccolosa di per sè. Poi, quando si è un po' costipati, può diventare la coccola per eccellenza.
L'idea di farla proprio con i ceci, le mele e il curry mi è venuta sfogliando un numero di sale&pepe. Ero in preda a una disperazione abbastanza profonda perchè mi sono resa conto di aver perso, nel trasloco, almeno 30 paia di collant, le luci di natale e un tot (che non riesco a quantificare) di numeri di sale&pepe.

Così sono andata da mia mamma e le ho chiesto di farmi vedere se, per caso, potesse avere qualche doppione...ma ovviamente no. Niente da fare, i numeri che ho perso ormai sono andati. Chissà dove, mi chiedo io!
In ogni caso, mentre sfogliavo ormai vinta una rivista, ho notato una vellutata a base appunto di ceci, mele e curry. Il titolo mi è rimasto in mente, ma il procedimento non l'ho neppure letto (ero troppo affranta per concentrarmi) e così, nella preparazone, ho proceduto come per una qualsiasi vellutata.
L'ho preparata nel Bimby, ma è possibile farla in una pentola e poi frullarla con il Minimpier.
Io ho utilizzato un barattolo di ceci in scatola (ho detto che sono costipata e che ho poco tempo...però i ceci in questione sono bio eh??!), li ho sciacquati sotto l'acqua corrente per eliminare residui del liquido di conservazione, li ho messi nel boccale con una cipolla e ho cotto per 2 minuti, 100° velocità 3. Ho poi aggiunto circa 750 ml di acqua calda, 3/4 di mela rossa sbucciata e ho cucinato il tutto per circa 15 minuti.

Infine ho emulsionato per 1 minuto a velocità turbo, aggiunto un cucchiaino abbondante di curry (preso al mercato di Chamonix questa estate) e regolato di sale.
Una vera coccola!!!!
Ps: come potrete notare non ci sono ricette per pranzi/cene di Natale, biscottini, idee regalo...che vi devo dire, quest'anno va così. Si lavora tanto tanto, week end compresi. Immaginate dunque
a) in che stato ho la casa
b) quanto tempo ho a disposizione per cucinare
ma mi rifarò!!!!! Qualcuno diceva "meglio tardi che mai", no?
:-)

PIAN PIANINO IL NATALE FA CAPOLINO




Presa dal turbinio di lavoro/casa/impegni vari non mi son quasi resa conto che mancano davvero pochi giorni al Natale! Quest'anno sono seriamente in ritaro. Con i regali e pure con gli addobbi, anche se mi son messa di buona lena a tirare fuori dal sacco di Natale oggetti vari e a spargerli a random per casa. E con il Natale alle porte sono anche iniziate le famose "ceneperfarsigliauguri". Sabato scorso la mia amica Roberta è passata a Eataly ed ha acquistato i dolci di Luca Montersino per chiudere in bellezza la nostra cena pre-natalizia. Che ve lo dico a fare...una delizia!!!!! Ecco, una splendida idea per un regalo potrebbe essere appunto un libro del mitico Montersino ;-)


lunedì 5 dicembre 2011

PANCAKES E PAIN PERDU A COLAZIONE





Adoro la domenica mattina perchè posso preparare con calma la colazione, e devo dire che da qualche mese l'appuntamento fisso è con i pancakes.
Avevo trovato, oltre alla ricetta classica, la variamte con la ricotta, della quale avevo apprezzato molto la sofficità, anche se la ricotta, in particolare nei dolci, non mi fa impazzire. E così ho provato a sostituirla con un vasetto di yogurt bianco, al naturale.
Il risultato è stato talmente esaltante che ho deciso ormai che la mia ricetta per i pancakes sarà la seguente:
125 gr di yogurt bianco
125 gr latte
2 uova
100 gr farina 00
1 cucchiaino di lievito per dolci



Procedimento:

sbattere le uova, aggiungere la farina setacciata, lo yogurt e il latte. Mescolare bene ino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi.

Unire quindi il lievito, mescolare e versare in un padellino antiaderente unto di burro, un mestolo del composto. Cuocere per circa 2 minuti, quindi girare, cuocere altri due minuti e servire con sciroppo d'acero.


E fin qui abbiamo parlato dei pancakes. E cosa ne pensate dl pain perdu? Non vi ho mai parlato della mia passione per "lui"?
Ecco...ho una vera passione, mi piace da morire! E accompagnato alla marmellata di more che mi ha portato il mio papà dal Polesine, beh ecco...non vi posso spiegare la delizia!
Ma la ricetta sì, anche se credo che tutti la conoscano.

Per la mia colazione ho sbattuto in una ciotola un uovo, ho aggiunto circa 100 ml di panna fresca e ho inzuppato 4 fette di pancarrè integrale in questo miscuglio. Ho poi fatt cuocere in una padella con del burro le fette di pane, servite con una spolverata di zucchero a velo vanigliato Ho accompagnato il tutto con la marmellata di more.

Buonoooooo!!!!!!

lunedì 28 novembre 2011

DI CECI E CAVOLO NERO



Di ceci e cavolo nero è la vellutata. Buonissima. Confortante. Sana. Gustosa.
Semplicissima da preparare: la sera prima ammollare i ceci in acqua fredda. Preparare un battuto di sedano, carota e cipolla e metterlo in una pentola alta con qualche cucchiaio di olio extravergine di oliva. Cuocere per circa 2 minuti a fuoco medio, aggiungendo anche una testa di aglio, una foglia di alloro, una di salvia e un rametto di rosmarino.
Unire quindi le foglie di cavolo nero, i ceci scolati dall'acqua e far insaporire velocemente, quindi aggiungere dell'acqua calda e leggermente salata.
Coprire e portare ad ebollizione: dal momento in cui comincia a bollire, proseguire la cottura per circa due ore.
Frullare il tutto con un minipimer e servire con pancetta croccante (ovvero passata in padella antiaderente molto calda senza alcun condimento). Se piace, una spolverata di pepe nero appena macinato ci sta benissimo.
ps: per rendere il tutto più gustoso ho messo il fondo (la crosta) di parmigiano dopo aver aggiunto l'acqua calda. Ho tolto la crosta dopo le due ore di cottura, giusto prima di frullare con il minipimer ;-)

giovedì 24 novembre 2011

RUSTICO # 2




Secondo appuntamente "rustico", anche se questa volta i sapori sono un filino più morbidi.


Questa ricetta l'ho presa dal libro di Donna Hay "verdure", acquistato qualche mese fa su Amazon, approfittando degli sconti.

Ho apportato qualche modifica, perciò ecco la mia versione:

1 finocchio
2 piccole pere
2,3 manciatine di insalata valeriana
4 fetta di blue d'aoste
olio
aceto balsamico (meglio ancora sarebbe la riduzione di balsamico)
fior di sale della Camargue

Assemblare il piatto disponendo tutti gli ingredienti e condire con olio, aceto e sale.


lunedì 21 novembre 2011

RUSTICO # 1



Rustico, come più o meno è il titolo del libro da cui ho tratto questa velocissima ricetta, ideale per un aperitivo o per un pre-antipasto, una entree.
Ottimo accompagnato ad un bollicine fresco, un giusto connubio che prepara alla cena.
Come dicevo, trattasi di una ricettina che ho scovato ieri, mettendo a posto i miei libri in cucina. E' saltato fuori da un angolino, come per magia, un libricino che mi avevo regalato un'amica un po' di anni fa. Si intitola "Le ricette rustiche" di Food Editore in collaborazione con le Emiliane Barilla.
L'ho scorso velocemente ed ho trovato questo meraviglioso crostino.

La ricetta -per 4 persone-:

150 gr di caprino fresco
6 fette di pane ai cereali (per me baguette)
1 cucchiaio di panna
8 fette finissime di pancetta stagionata o affumicata
1 cucchiaio di olio d'oliva extravergine
1 rametto di rosmarino
sale e pepe


Preparazione:

tagliare il pane a fette e metterle nel forno ad abbrustolire.

Nel frattempo lavorare a crema il caprino con il sale, il pepe e la panna. Preparare delle quenelles e adagiarle sulle fette di pane tostato e leggermente raffreddato.

Scaldare in un padellino un filo di olio e unire il rametto di rosmarino. Unire la pancetta facendola rosolare e sgrassare bene mentre prende il profumo del rosmarino. Asciugare su carta assorbente appena diventa croccante, spezzettarla e adagiarla sulle quenelles.

martedì 15 novembre 2011

RAVIOLI...O AGNOLOTTI?



Questa sempre la solita domanda...si chiameranno ravioli? Oppure agnolotti? Quale la differenza tra i due?


In ogni caso, il cibo della domenica d'autunno è solitamente, per come intendo io il pranzo della domenica, un primo con pasta fatta in casa, un buon arrosto cotto lentamente e un dolce che può variare dal budino alla torta di mele.

Oggi è toccato alla pasta ripiena. Buonissima.


Per la pasta ho seguito la solita dose di un uovo per ogni hg di farina 00, mentre per il ripieno ho utilizzato, in parti uguali, degli spinaci surgelati (quelli che o acquistato dal mio contadino di fiducia, lavato, sbollentato, strizzato bene congelato in piccoli sacchetti nel mio freezer) e della ricotta vaccina.


Per rendere il tutto più goloso ho messo al centro del ripieno un tuorlo d'uovo.




Il tutto condito da burro e salvia, con una generosa grattugiata di parmigiano.

Ottimo!!!!

lunedì 14 novembre 2011

OFFICINA DI CUCINA

Delle due fantastiche donne, proprietatrie del ristorante "Officina di cucina" di Genova, ho avuto il piacere e l'onore di conoscerne solo una.
Una donna acquario come me, semplice, affettuosa (mooolto più di me) ed estremamente forte. Coraggiosa. Determinata.
Una donna con la D maiuscola, che va avanti, sempre e comunque e che quando ti sorride ti fa aprire il cuore, perchè quel suo sorriso generoso, quegli occhi pieni d'amore riflettono quel che è lei.

Abbiamo trascorso un bellissimo fine settimana a maggio, nel suo B&B, abbiamo riso, cucinato, ci siamo confidate...e abbiamo pensato al futuro, a quel ristorante così tanto desiderato.
Le immagini che ci sono arrivate in questi giorni dalla Liguria, da Genova in particolare, sono state tremende, e tremende sono state le fotografie del locale completamente alluvionato!
E così che alcune food blogger si sono mosse e hanno creato un gruppo su Facebook che si chiama Food Blogger per Officina di Cucina.
Se desiderate dare una mano affinchè il locale possa riaprire il più in fretta possibile, unitevi al gruppo di Facebook( dove potrete essere aggiornati in tempo reale sulle iniziative).
Vi lascio anche questi estremi:

IBAN: IT86T0617501410000001648580
Intestato a: OFFICINA DI CUCINA S.N.C. FONDI ALLUVIONE 2011 NEGOZIO

E questo il banner che Cobrizo Perla ha realizzato per l'occasione


lunedì 7 novembre 2011

TORTA DI MELE-PATE A TARTE COMME UN SABLE BRETON

Questa meravigliosa riceta l'ho trovata sbirciando su Elle a table in rete. Appena l'ho vista me ne sono innamorata!

Eccola:
180gr di farina 00
120 gr di burro salato
1 uovo
cannella
1/2 bustina di lievito per torte
3 mele
zucchero semolato

Fare fondere il burro.
Mescolare la farina setacciata con il lievito, aggiungere l'uovo e lavorare velocemente la pasta.
Aggiungere il burro e formare una palla.
Disporre questa palla di impasto in una tortiera, schiacciarla per bene e ricoprirla di mele tagliate a fette sottili.
Spolverare il tutto con lo zucchero e la cannella ed infornare a 180° per 30-40 minuti.




















lunedì 31 ottobre 2011

I CIBI CHE CUOCIONO LENTAMENTE





e che proprio per questo motivo, non riusciamo a fare spesso.


Per fortuna per me questo è stato un lungo week end, non ancora finito, perciò son riuscita, con mia immensa gioia, a cucinare queste pere, che noi chiamiamo martin sec, sulla stufa della mia cucina, lentamente.





In sostanza la ricetta è davvero molto semplice: basta acquistare delle pere martine (piccolissime), sciacquarle e metterle in una casseruola con del vino rosso e dello zucchero, coprire con un coperchio e lasciar cuocere lentamente (sulla stufa oppure su un fuoco molto basso) per circa un'ora, affinchè le pere risultimo cotte e morbide ed il liquido si sia caramellato.

La ricetta originale prevede anche l'utilizzo di cannella chiodi di garofano, ma in casa mia non sono molto apprezzati, quindi li ho omessi (con mio dispiacere però!)

lunedì 17 ottobre 2011

UNA PASTA CHA SA DI SUD...



...se non fosse per le olive taggiasche.
Però tutto il resto proviene dal sud/centro-sud.
A cominciare dalla pasta stessa, di Gragnano, per passare al broccolo romanesco, al pecorino calabro, alla cipolla di Tropea e alle acciughe di Sciacca.
E l'olio? Pugliese!
La ricetta, facile facile e veloce, perfetta per questi giorni di lavori in casa che si protrarranno ancora per...beh, meglio non pensarci!
Perchè chi di voi avesse pensato che i miei lavori fossero finiti, beh, si sbaglia di grosso! I muratori non ci sono più (e sono le persone che ci hanno omaggiato di un'intera forma di pecorino calabrese), ma tutto il resto, le finiture e altri mille piccoli e grandi lavoretti, quelli son ancora tutti da fare!
Quindi non mi resta che rimboccarmi le maniche. E comunque mangiar si deve.

La ricetta è semplicissima: ho messo a bollire dell'acqua in una pentola nella quale cuocerò la pasta. Una volta raggiunta l'ebollizione ho versato le cime del broccolo, ho aggiunto una manciatina di sale grosso e ho fatto cuocere per circa due minuti. Nel frattempo ho affetato una cipolla di Tropea, l'ho fatta cuocere a fuoco dolce in una padella bassa e larga con dell'olio extravergine pugliese, poi ho aggiunto mezzo bicchiere di acqua e l'ho lasciata stufare lentamente.
Trascorsi i due minuti ho aggiunto, nella pentola dei broccoli, la pasta di Gragnano e ho portato a cottura.
Poco prima di scolare la pasta ho unito alle cipolle qualche filetto di acciuga sott'olio e delle olive taggiasche denocciolate, anch'esse sott'olio.
Ho infine saltato la pasta in questa larga padella con il condimento, aggiustato di sale e pepe e spolverato con una grattata di pecorino calabrese.

martedì 11 ottobre 2011

QUICHE CON PORRI, PATATE E TALEGGIO

Sempre di corsissima, ecco al volo una quiche che io adoro!
semplice, nutriente (in particolare se pranzate in ufficio, davanti al pc come la sottoscritta) e goduriosissima!

Per la base ho utilizzato la ormai famosissima pat a quiche di Felder (grazie a Sigrid che mi ha fatto scoprire Felder e tutte le sue produzioni infallibili!!!).
Per il ripieno ho affettato due porri grossi, li ho messi in padella con un filo di olio e li ho fatti colorire. Dopo di che ho abbassato il fuoco, aggiunto un goccio diacqua e lasciato stufare per almeno una ventina di minuti.
Ho tagliato tre piccole patate sottili, le ho tuffate in acqua bollente salata per circa 2 minuti, le ho scolate e le ho lasciate raffreddate.
Ho tagliato 80 grammi di taleggio a cubetti.
Infine ho steso la pat a quiche e l'ho disposta su di una teglia rotonda rivestita di carta forno, ho versato i porri, le patate e il taleggio. Ho sbattuto 2 uova intere, le ho aggiunte a 250 grammi di panna fresca ed ho versato il tutto sulla quiche.
Ho infornato per 30 minuti a 180°.
Buon appetito!!!
Le immagini sono abbastanza lofie...lo so. La qualità fotografica di questo blog è assai scadente, ma sono sempre di corsa e non ho la pazienza di fare mille prove e di impegnarmi di più.
Ma prometto, non appena avrò più tempo mi impegnerò.
Promessa!
Ciao!!!!

mercoledì 28 settembre 2011

CASA DOLCE CASA...TATIN DI PERE

Finalmente, dopo tanto girovagare eccomi tra le mura domestiche. La casa è un po' la propria cuccia, un luogo cui ci si sente bene, circondati dalle cose che ci danno serenità.
Ultimamente la mia cucina però sembra un banco della verdura al mercato: l'orto di mio papà sta ancora dando qualche frutto, e quel che manca lo compenso con l'acquisto presso un'associazione biologica della zona. Insomma...quasi ogni sera, terminata la giornata di lavoro in ufficio, inizia quella della massaia!
E a proposito di frutti vari, in una cassetta datami dal mio papà c'erano una quantità ESORBITANTE di pere. Tutte deliziose.
Da vera ghiottona una buona quantità l'ho mangiata così, pura, poi ho cominciato a chiedermi se preparare una marmellata o una torta. Vista la mancanza di tempo ho optato per la seconda ipotesi.

Ricordavo di aver appuntato da qualche parte una ricetta di Stefano Fagioli, che propongo di seguito (la foto è un po' bruttina, le pere non hanno caramellato bene a causa di un problema dello stampo che ho utilizzato, insomma, la fotografia prndetela com'è, però vi assicuro che il sapore c'è tutto!!!):

Ingredienti:
4 grosse pere Kaiser
100 gr di gherigli di noci
160 gr farina 0
100 gr zucchero semolato (io utilizzato 50 di semolato e 50 di canna integrale)
1 limone
1 cucchiaio di zucchero a velo
1 tuorlo
140 gr di burro
pizzico di sale

Frullare la farina, il sale, il tuorlo, lo zucchero a velo e 2 cucchiai di acqua fredda insieme a 80 gr di burro freddgliato a pezzettini,
Formare una palla, avvolgerla in pellicola trasparente e porre in frigo a riposare per circa 30 minuti.
Sbucciarepere, tagliarle a spicchi ed irrorarle con il succo di limone.
In una tortiera sciogliere il resto del burro, unire lo zuccheroe mettere sul fuoco a caramellare. Togliere la tortiera dal fuoco, disporre le pere sul fondo e rimettere a caramellare per circa 10 minuti.
Lasciare intiepidire, stendere la pasta e ricabare un discopesso 1 cm.
Spargere le noci sulle pere, coprire con la pasta e infornare a 200° per 20 minuti.
Sfonare, attendere 5 minuti, quindi rovesciare lam torta su un piatto da portata.
mio suggerimento: ottima servita tiepida con una pallina di gelato alla crema :P


mercoledì 21 settembre 2011

Qua e là

Durante il mese di settembre sono stata un po' a zonzo tra l'Italia (isola del Giglio di cui già vi ho parlato) e Francia, Costa Azzurra.

Il 10 sono stata ad un magnifico materimonio a Saint Paul de Vence. Una cerimonia elegante ma sobria, svoltasi presso il Mas de Pierre, un relaix e chateaux da togliere il fiato.














































Luogo incantevole, rilassante e la cucina...beh, sublime!

Questi i finger food che abbiamo potuto gustare all'aperitivo di benvenuto


Ed ecco le portate del pranzo:


una zuppetta fredda di melone e menta con una sorta di guanciale croccante


Pesce bianco con lime, pomodori e mele Grenny Smith Saint Pierre e aragosta su raviolo alle erbe e zafferanoAgnello con salsa al prezzemolo e tortino di patate all'aglio rosa


Fragole di bosco con crema al mascarpone

Pasticceria di ogni tipo!!!!! macarons, piccole moo al caramello salato, queste palline alla crema ricoperte con granella di nocciole...




Ed ecco dove trovare questo "paradiso":
HOTEL LE MAS DE PIERRE - 2320 route de Serres - 06570 SAINT-PAUL DE VENCE Tel. : +33 (0)4 93 59 00 10 - Fax : +33 (0)4 93 59 00 59 - info@lemasdepierre.com


Per quanti invece riguarda la seconda gita a fine settembre in quel di Nizza, vi segnalo solamente due cose:

per bere un buonissimo caffè italiano, ma italiano per davvero (non sono certamente il tipo di persona che si trova che so, a Parigi e pretende di mangiare un buon piatto di pasta e si irrita se ciò non avviene, solitamente amo assaporare i piatti della cucina tipici del paese che in quel momento mi ospita, però se c'è una cosa che proprio non riesco a bere è il caffè francese, non ce la posso fare!!!) ecco l'indirizzo giusto:

Caffè Vergnano 1882
Zona: Liberti - Albert 1er
Rue Halevy 11, Nizza


La seconda cosa che vorrei segnalare è il mercato Saleya. Se amate le spezie ci sono banchi fornitissimi!!!!








lunedì 12 settembre 2011

ISOLA DEL GIGLIO

Rieccomi!!!! Non sono la sola ad aver riaperto i battenti, vedo un sacco di blog rianimati dopo la pausa estiva e con una miriade di ricette interessanti! Io apro invece con un "reportage"sulla meravigliosa, selvaggia e autentica Isola del Giglio, in provincia di Grosseto.




Per raggiungerla basta 1 ora di traghetto, imbarcandosi da Porto Santo Stefano, Argentario. Una volta scesi dalla nave vi sembrerà di approdare in un paradiso terrestre dove la frenesia, l'ansia e il nervosismo non esistono e il tempo si è fermato. Ciò che vi conquisterà sarà la bellezza della natura così selvaggia e pura, il mare limpido, il profumo costante di macchia mediterranea! E, ovviamente, la cucina basata su pesce freschissimo e verdura. Ricette semplici, come i gigliesi, i suoi abitanti.










Qualche suggerimento:
per un ottimo aperitivo vista mare, al tramonto, sulla spiaggia....struggente, consiglio "I bagni da Veo" a Giglio Campese, nel lungomare. Ottimi i finger food, in particolare il bicchierino di farro (o cous cous) con julienne di verdure o pomodorini. La lista dei cocktails è lunghissima! Io ho optato per un mojito zen, ovvero con l'aggiunta di zenzero fresco: buonissimo!




Per cena invece il mio ristorante preferito è La Paloma, cucina spontanea. Presente ormai da anni nelle guide slow food,il locale non è niente di che, anzi, forse potrebbero curare un po' di più alcuni particolari, ma forse la bellezza sta anche in quest'aria da osteria, molto friendly che fa da contrasto con l'altissima qualità del cibo.
Lo trovate in:
Via umberto I - Giglio porto---tel: 0564.809233




Ed ecco cosa è spuntato al bordo di un sentiero per raggiungere un a caletta...un meraviglioso ciclamino!