martedì 26 luglio 2011

ALTRA INSALATA PER IL CONTEST DI ELEONORA





Questa insalata l'ho preparata in uno sprazzo di caldo....insomma, proprio caldo caldo no, però con temperature all'incirca di 23°.
Il fatto buffo è che si tratta di una ricetta spuntata fuori così, dal cilindro, e non ne conosco davvero l'origine. Trovata sfogliando il solito raccoglitore contenente appunti sparsi scritti su fogli, scontrini della spesa, tovagliolini di carta...cose da precisina ecco ;-)

Quindi non ne conosciamo l'origine, ma il risultato è molto soddisfacente, gusto deciso e saporino di quelli che ti dicono "mangiami ancora"...
Ecco dosi e modo di preparazione:

Ingredienti per 4 porzioni

100 g di gamberi sgusciati
1 pezzo di zenzero
Succo di mezzo lime
2 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai d'olio di oliva
mezzo cespo d'insalata
1 mango maturo
4 cucchiai di semi di sesamo

Preparazione
Sgusciare (si dice proprio sgusciare i gamberi? mmhhh...dubbio..) i gamberi, sbucciare lo zenzero e, con l'aiuto di una grattugia, ricavarne il succo. Mescolare il succo di lime, la salsa di soia, l'olio. e lo zenzero. Immergervi i gamberi e far marinare in frigo per 15 minuti. Lavare e pulire l'insalata, sbucciare il mango, rimuovere la polpa dal nocciolo e tagliarla a cubetti. Tostare leggermente il sesamo in una padella senza grasso. Prima di servire mischiare tutto con i gamberi e la marinata.
Buonissima!



Con questa ricetta partecipo al cintest di Eleonora




lunedì 25 luglio 2011

KALU'



Oggi niente ricetta, ma la presentazione ufficiale di Kalù, la nostra cucciola, nipote della nostra amatissima Ginger.
La foto non la mostra benissimo, ma è molto molto simpatica.
ps: non so perchè, ma quando la carico su blogger, mi si gira al contrario...mahh!!!!!
Buona settimana a tutti voi!

lunedì 18 luglio 2011

L'INSALATA DI AVOCADO DI MIA MAMMA



Rientriamo nei ranghi.
Finalmente oggi splende il sole (nonostante il caldo proprio si faccia desiderare...stamattina alle 6.30 a casa mia c'erano 12°) e la fase autunnale sembra finita.
Forse, anche per scongiurare il ritorno del clima autunnale, ho pensato di preparare un'insalata che tutti in famiglia adoriamo, inventata da mia mamma qualche anno fa, così, per caso, e da allora consumata in quantità indutriali tra luglio e agosto, quando l'afa si fa sentire.
E' molto semplice, ed è forse per questo che riscuote così tanto successo!

Si prepara èrendendo un avocado maturo, della feta e dei pomodori (cuore di bue oppure san marzano). Si taglia tutto a cubettini e si condisce con olio extravergine di oliva (per lei ligure, per me toscano), un pizzico di sale e un'idea di succo di limone.
Lei ultimamente ha aggiunto anche die finocchi tagliti sottili sottili, messi sotto sale per 2 ore, sciacquati e uniti al resto degli ingredienti.


Con questo post partecipo al contest di Eleonora:

domenica 17 luglio 2011

LUGLIO? NO....AUTUNNO!




Che ci crediate o no, qui nel nord Italia pare autunno. In pieno.

E' una stagione che adoro, è vero...però fa un po' strano a metà luglio guardare fuori dalla finestra e vedere cielo grigio e nuvole basse. Poi vento e pioggia. Questa mattina sono andata a raccogliere i mirtilli sotto il diluvio, e addosso avevo un pile che solitamente utilizzo ad ottobre!

Al mio rientro avevo ovviamente voglia di qualche cosa di autunnale, che so, una polenta concia (ma mi pareva davvero esagerato), un piatto corroborante, caldo e sostanzioso, ma allo stesso tempo raffinato... e così ho preparato questo risotto a dir poc delizioso, poco attinente al periodo e al clima in cui tutti voi vi trovate, perciò segnate e riproponete la ricetta tra circa 3 mesi, ne vale davvero la pena!


Risotto con santoreggia, torta alpina e riduzione al balsamico.

Ho preso uno scalogno e l'ho tritato fine fine. L'ho messo in una padella con un po' di olio di oliva, l'ho fatto dorare poi ho aggiutno il riso (Carnaroli), l'ho fatto tostare bene quindi ho sfumato con mezzo bicchiere di vino bianco.

Una volta evaporato, ho aggiunto un mestolo di brodo vegetale bollente e lentamente ho portato a cottura, aggiungendo di volta in volta del brodo.

Nel frattempo ho preparato la riduzione al balsamico: ho messo in un pentolino 100 ml di aceto balsamico e 10 gr di zucchero semolato. Ho lasciato cuocere a fuoco lentissimo fino ad ottenetre un composto semi-denso (non troppo altrimenti, raffreddando rischia di diventare decisamente colloso), ridotto di circa la metà.

5 minuti prima del termine della cottura ho aggiunto 2 cucchiai di aceto balsamico, una bella manciata di santoreggia tritata (i prati montani ne sono pienin in quest periodo) e dei dadini di torta alpina (una tometta di media stagionatura, di latte vaccino....bella grassa, buonissima!!!!).

A cottura ultimata ho impiattato e aggiunto la riduzione di aceto balsamico.

Buona domenica!


mercoledì 13 luglio 2011

LE POLPETTE DI NONNA IMMA...




...che non è la mia nonna, ma la nonna della mia dolce metà :)
Purtroppo ormai non c'è più da qualche anno, ma ogni volta che penso a lei non posso far a meno di associare quel suo bellissimo viso paffuto e sorridente alle sue melanzane.
Sì, perchè da vera sorrentina doc, come le cucinava lei, le melanzane, non le cucina nessuno!
Ha lasciato questa ricetta, una delle innumerevoli varianti sul tema, e mi spiace per voi ma anche questa volta le dosi saranno completamente a caso, ad occhio e a sensibilità.
Più o meno si preparano così: si prende una melanzana (quella lunga e scura, si raccomandava sempre!!!!), la si taglia a cubetti piccolini e la si mette a cuocere in una padella insieme a dei pomodori tagliati anch'essi a tocchetti. Si aggiunge un po' di olio, qualche foglia di basilico e si cuoce lentamente fino a che le melanzane non saranno cotte.
A questo punto si versa in una ciotola il composto di verdure, si aggiunge del sale, del pepe, un po' di parmigiano ed abbondante basilico spezzettato grossolanamente con le mani. Si unisce un uovo, si da una bella mecolata per far amalgamare bene tutti gli ingredienti, poi si formano delle palline, si passano nella farina e si fanno cuocere in una padella con un filo di olio di oliva.
Se piace si può terminare la cottura in una padella con del sugo rosso e servire quindi le polpette di melanzane al sugo.
Altra variante è inserire dei pezzettini di mozzarella all'interno delle polpette...o tutto quel che la vostra fantasia suggerisce!



Lei, di fantasia, ne aveva da vendere!

lunedì 11 luglio 2011

FIORI? SI', MA DI ZUCCA :-)

Cucinare con le erbe ed i fiori è da sempre una mia passione. Per questo motivo adoro passeggiare nei boschi e raccogliere ciò che la natura è in grado di offrire.



Questi meravigliosi fiori di zucca provengono però non da un bosco (magari!!!!) ma dal favoloso orto di mio papà. Biologici? Of course :)))
Ed ecco una ricetta semplicissima e molto, molto gustosa.
Prendete nota!

Togliete il picciolo interno dei fiori (quello giallo che attrae moltissimi insetti e api...a tal proposito fate attenzione!) aiutandovi con una piccola forbicina, quindi passate velocemente ogni fiore sotto l'acqua corrente e mettete ad asciugare su un canovaccio di cotone.
Preparate il ripieno: grattugiate (con fori larghi) del pecorino toscano di media stagionatura e ponetelo in una ciotola. Aggiungete un uovo intero e mescolate. Spezzettate alcune foglie di basilico e aggiungetele all'impasto. Riempite quindi ogni fiore con il composto, ungete una teglia da forno e disponetevi i fiori farciti.
Terminate con un filo di olio sulla superficie, una spruzzata di vino bianco ed infornate a 180° per 10 minuti circa.

Chiedo venia per le dosi "a muzzo" ma dipendono dalla quantità di fiori che avete a disposizione, da quanto vi piace il sapore del basilico.....regolatevi ad occhio. Io ho utilizzato 1 uovo per farcire una decina di fiori.

sabato 9 luglio 2011

LENTEZZA DA WEEK END


Costretti a casa per una serie di motivi, decido di prenderla veramente con lentezza.....mi dedico a me stessa, alla casa e alla cucina.


Quella che pubblico oggi non è chiaramente una ricetta, ma semplicemente una condivisione di quello che è stato l'inizio della mia giornata all'insegna del relax, del riposo e dell'andamento da bradipo.


Con molta calma ho cucinato degli ottimi bigoli in salsa, impastato la pate à quiche di Felder, preparato una sorta di marmellata di ramasin (prugnette piccolissime del Piemonte) che costituirà il ripieno della torta, fatto una panna cotta semplice semplice ed infine iniziato la preparazione dei panini di Felder che ho trovato da Eleonora ieri e che hanno stuzzicato, e non poco, la mia mente.

E ciò che più mi piace di tutto ciò è stato scoprire che la mia cucina, di soli 4 mesi, si è dimostrata ancora una volta all'altezza della situazione. Insomma.....è veramente super funzionale!

Nell'arco di un'ora ho impastato, cotto, lavato, ripulito, messo in lavastoviglie e pareva che neppure fosse passato un uragano...lento ma pur sempre un uragano tra colla di pesce, acciughe, cipolle, panna, vaniglia, farina, burro.....


Queste sì che son soddisfazioni!


Ma veniamo alla mia colazione: yogurt intero non dolce, ramasin e miele di acacia. Unso splendido modo per iniziare la giornata!




Ah...e c'è anche una novità: è arrivata Kalù, una nipote di Ginger...è ancora piccolina, ha solo 3 mesi ed è un amore!

Buon fine settimana a tutti e.......godetevi un po' di riposo!



martedì 5 luglio 2011

PASTA ALLA NORMA: IL TARLO



Il tarlo.....perchè? Perchè ieri una mia collega ha nominato la ricotta dura e mi è scattato qualcosa nel cervelletto, ovvero, ho collegato la parola "ricotta" a "pasta alla Norma", e mi è venuta una tremendissima voglia di mangiarla. Subito. Nell'arco di quello stesso giorno.
L'unico ingrediente mancante era, appunto, ciò che ha scatenato la voglia irrefrenabile: la ricotta dura!
E allora come fare? Aspettare di uscire dall'ufficio e precipitarsi ad acquistarne SUBITO, prima di fare qualsiasi altra cosa, un bel pezzettone. E così è stato. Sì, perchè sono fatta così... se mi entra un tarlo nel cervello, in particolare se è di tipo culinario, non c'è santo che tenga: io devo assolutamente preparare e mangiare quella cosa che, in quel determinato momento, tanto desidero.
Anche se questo può voler dire accendere il forno a 200° in pieno agosto, con tasso di umidità al 90%. In questo sono testona (qualcuno, a caso, aggiungerebbe non solo in questo...).
Ecco la ricetta della famosissima pasta alla Norma (che tutti conoscete):

1 melanzana (dell'orto di papà)
4 pomodori (sempre dell'orto di papà)
1 spicchio di aglio (per me croato, quindi buonissimo)
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva (croato)
olio di semi per friggere
sale qb
generosa gratugiata di ricotta dura

Mettere in padella con un filo di olio extravergine uno spicchuio di aglio, aggiungere i pomodori tagliati a cubetti irregolari, un pizzico di sale e cuocere per circa 15 minuti.
Nel frattempo tagliare la melanzana a fette sottili per il senso della lunghezza, cospargerla di sale e lasciarla riposare per circa 30 minuti in uno scolapasta. Trascorso questo tempo, asciugare bene le fette e metterle a friggere in abbondante olio di semi. Scolarle e tamponarle con carta assorbente da cucina.
lessare la pasta in acqua salata, quindi scolarla 2 minuti prima del termine tenendo da parte dell'acqua di cottura.
Saltarla nella padella con il sugo di pomodoro, aggiungere le fette di melanzane tatliate a striscioline (tenerne due intere per dcorare) e portare a cottura aggiungendo l'acqua tenuta da parte.
Impiattare, distribuire una generosa grattugiata di ricotta e decorare con la fetta di melanzana intera.
W la pasta alla Norma!!!!!

sabato 2 luglio 2011

BOCCONCINI DI POLLO



Oggi a pranzo non sapevo davvero cosa cucinare. La fame era parecchia ma la voglia di stare attaccata ai fornelli rasentava lo zero assoluto! E così mi sono venuti in mente i bocconcini di pollo al rosmarino, ma con una variante rispetto alla mia solita ricetta.

L'idea della variante è venuta qualche sera prima sfogliando, a casa di un'amica, il libro della Parodi (sì lo so molti food blogger non la stimano, anzi, ne hanno un'opinione decisamente negativa, però devo dire che alcuni spunti sono davvero interessanti, poi sta a noi decidere di non utilizzare verdure surgelate, dadi pronti, frolla che si compera al banco frigo del supermercato ecc ecc).

Di seguito riporterò la mia ricetta arricchita dall'uvetta e dal Marsala di Benedetta Parodi.



Ho preso un petto di pollo e l'ho tagliato a dadini di circa 3 cm, li ho messi in una ciotola e li ho ricoperti di latte intero. Li ho lasciati a mollo nel latte per circa 3 ore, in modo tale che la carne si ammorbidisse per bene.

Ho poi preso dei rametti di rosmarino e ho tritato gli aghi fini fini, quindi li ho aggiunti a della farina 00.

Ho scolato i cubetti di pollo,li ho asciugati con l'aiuto di carta da cucina e li ho passati nel mix di farina e rosmarino (qui per le dosi di rosmarino dipende dai gusti....a me piace molto "rosmarinoso" quindi come proporzione la mia è 60%farina e 40%rosmarino tritato) e li ho messi a cuocere a fuoco vivace in una padella antiaderente con un filo di olio. Li ho fatti colorire bene, ho salato e a questo punto ho apportato la modifica Parodi aggiungendo una manciata di uvetta passa e mezzo bicchiere di Marsala secco. Ho portato a cottura e servito immediatamente.


Il bello di questa ricetta è che è molto veloce da preparare, gustosa, e l'utilizzo del latte rende la carne davvero morbidissima!

La prossima volta proverò ad aggiungere anche un 20%di farina di semola per rendere più croccante la panatura.....mi ispira l'idea della croccantezza esterna e della morbidezza del pollo.

Ah, e niente paura...il rosmarino, anche se è cotto, non diventa per nulla amaro!